Chiedo che si voti per la mia espulsione da kilombo.

Cari redattori di kilombo,
che la mia azione di togliere i privilegi (tecnicamente parlando) di redattore a Spartaqus e Pieroni sia stata una palese violazione della carta è fuori di dubbio, lo so ora e lo sapevo mentre lo facevo.
E, naturalmente, non considero un’attenuante la ragione per cui ho preso quella decisione, quello l’ho considerato un mio dovere.

Per questo motivo chiedo che si voti per la mia espulsione da kilombo, avendola motivata, carta alla mano, è un dovere della redazione procedere in questo senso.

Per quanto attiene al fatto che io sia il padrone di kilombo, beh se c’è qualcuno che si fa avanti, non ho alcun problema a che il collettivo si pronunci anche su questo:  a chi la proprietà di kilombo.org.

Un abbraccio rosso ai compagni redattori.

31 comments

  1. antonio says:

    JACO sei un signore. Dalle e-mail che ho mandato sai come la penso.
    Voto a favore per mostrare a chi sappiamo cosa sia la democrazia.Sono sicuro che la gente sia intelligente.Hai il mio sostegno.Ovviamente dopo la tua votazione,toccherà agli altri 2

  2. Bravo Jaco.
    Purtroppo le espulsioni da porre all’attenzione del collettivo dovrebbero essere almeno un paio di più.
    Lo sappiamo tutti che quello che hai fatto è sbagliato e va giudicato ma certo la tua azione non va a sminuire le colpe di questa redazione che ormai sono ben note.
    Se avessero un sussulto di dignità e un briciolo di onestà intellettuale si sarebbero già dimessi.
    Per quanto mi riguarda so già come votare quando verrà posta ai voti…
    Con stima

  3. Ermanno Faccio Brogli says:

    molto modestamente cerco di dare un parere. Penso che Jaco dovrebbe espellere definitiviamente l’attuale redazione di kilombo, altrimenti quando essa smetterà lo sciopero in base all’attuale carta deciderà di mettere ai voti l’espulsione di jaco e salvare i due redattori. Del resto il rifiuto di Spartacus e Pieroni di chiudere uno spazio su facebook i cui è stato illecitamente espropriato il nome di kilombo da solo giustifica il fatto che questi elementi siano esautorati perchè è autoevidente che siano distruttivi per uno spazio come kilombo dove hanno espulso validi blogger per creare un circolino di margheritini e amici.

  4. mario says:

    Condivido la linea (come si diceva una volta). Contro l’uso strumentale delle regole, questo è quello che significa la tua azione.
    la dimostrazione di come l’uso del potere può creare questioni di democrazia. Questo vale per tutti, solo che Spartacus e Pieroni lo hanno dimenticato e fanno finta che questa regola per loro non vale.
    A rigore è tutta la redazione che, se avesse un minimo di dignità, dovrebbe porsi il problema di andare via mettendosi al servizio della collettività per l’ultima cosa “far votare una redazione fatta da persone che non sono coinvolte, e che non lo sono state, in queste diatribe”.Io so come votare.
    Tra l’altro, sempre per il rispetto che ci è dovuto, perché Pieroni non fa un post commentabile di ciò che ha scritto su facebook?

  5. Squatter says:

    L’azione di Jaco è stata giusta ma quel maledetto vizio dell’essere democratico la sta rendendo incompleta. Inoltre non sempre le decisioni giuste sono popolari specie se si ha a che fare con dei mistificatori.

    Cito: Art. 10. “il collettivo degli aderenti può discutere la possibilità di espulsione dell’autore. La decisione di espulsione è presa per votazione a maggioranza qualificata dei due terzi dei votanti effettivi. A proporre al collettivo la discussione e la messa ai voti di una espulsione è la redazione, che decide a maggioranza dei due terzi, per iniziativa autonoma o su richiesta di uno o più aderenti che devono rendere pubblica la loro richiesta.

    Prevedo che se i 2 redattori saranno reintegrati in redazione e quindi la redazione finirà lo sciopero mai si sottoporrano al giudizio del collettivo mentre per te, Jaco sicuro che ci vai.

    Per fare un esempio, Jaco a Mussolini lo hanno fucilato a Dongo e impiccato a testa in giù a Piazzale loreto. Qua ti sei fermato allo scappellotto. 😀

  6. antonio says:

    L redazione in virtù del nuovo art.6 non ha più questo potere.E’ straordinaria amministrazione.Quindi non se la scampano.E in ogni caso loro non rimarranno per molto li.Sbaglio o a fine mese c’è il cambio?
    Dovranno fare i conti con noi

  7. Squatter says:

    Si tra 23 giorni. Il tempo giusto per dimenticare. Antonio queste cose si iniziano e si finiscono subito, veloce, non si trascinano per 1 mese.

  8. antonio says:

    “La redazione di Kilombo per l’adesione ad iniziative e per tutto ciò che attiene la straordinaria amministrazione dovrà richiedere l’approvazione del collettivo.La maggioranza richiesta è quella del 50% più uno dei votanti. Per straordinaria amministrazione si intende qualsiasi atto che eccede la semplice gestione infrastrutturale di kilombo e al semplice controllo del rispetto dei principi fondamentali enunciati dalla carta (art.1- 3)”

  9. Squatter says:

    Antonio è bello questo amore per la legalità ma come ha scritto Mario questi ci navigano nelle pieghe della carta. Ti risponderanno che è normale amministrazione e la finiscono lì. Sempre d’accordo con Mario se avevano decoro di dimettevano.

  10. Korvorosso says:

    Sapete che succederà? I due faranno finta di niente, non organizzeranno la consultazione del collettivo e andranno avanti, finchè la vicenda non affonderà, dimenticata, nella palude. E’ già successo, compagni. La condotta di Jaco è irreprensibile, ma a volte per liberare qualcuno o qualcosa la democrazia non basta.

  11. Elisa says:

    L’azione di jaco mi è piaciuta ed era ora che lo facesse ormai da tempo. Definirlo “il padrone di Kilombo” è stato di un basso, ma di un basso che nemmeno i peggiori DC di una volta si sarebbero abbassati a tanto. Questi in politica hanno un avvenire, ve lo dico io. Da che mi ricordo Jaco, oltre che a pagare di tasca sua il dominio, non ha mai messo il becco una volta e se oggi esiste questa democrazia (purtroppo facilmente configurabile alle esigenze di taluni) lo si deve proprio a Jaco. Beh noi non postiamo più su Kilombo ma abbiamo ancora l’account e se dovesse succedere la cosa scandalosa che cercheranno di farti fuori (sarebbe davvero il massimo, un golpe) noi sapremo come votare
    Un bacione

  12. Jaco says:

    Grazie a tutti per solidarietà ed affetto, ma temo che korvorosso abbia ragione. Il loro piano ora è far finire tutto nel nulla.
    @Elisa: Magari avessero le palle per cercare di farmi fuori e la capacità di riuscirci. La tristezza è che sono esattamente come i loro fantocci: si adattano, si riciclano e rimangono li.

  13. Praga says:

    Tempo fa avevo portato avanti una battaglia proprio contro questi due tirannelli, per via delle espulsioni facili dentro Kilombo… compagno il tuo operato è encomiabile!

  14. Korvorosso says:

    proposta:apri un’altra piattaforma e proponi una migrazione. Chiaramente questa volta i costi se li sobbarcherà il collettivo tutto, quanto potrà costare, 10 euro a testa? Io li offro volentieri

  15. Ermanno Faccio Brogli says:

    @ Korvo Rosso 10 euri e per che cosa, per entrare in un altro collettivo che si fa soffiare così la dirigenza aspettando i primi due stronzi che passano?
    Eccessivo soprtattutto se si considera che ti hanno buttato fuori tre mesi fa e si svegliano solo adesso, mandando pure ai cretini abbracci rossi.

  16. beppecavallo says:

    Ormai siamo all’inevitabile epilogo.
    Pieroni pare abbia registrato, presso un notaio a suo nome KilomboSlow presente su facebook. Jaco può solo dimostrare con le ricevute di versamento di essere titolare soltanto del dominio Klombo.org. Non c’è che dire un bel macht: l’ha studiata bene la causa l’avvocato Pieroni.
    KilomboSlow x “decisione del collettivo” è indipendente da Kiliombo.org, ergo non sottostà alla proprietà del suo dominio, nè tantomeno alle decisioni che x esso potrà prendere qualsiasi organo collegiale che in futuro potrà assumere la proprietà di Kilombo.org.
    KilomboSlow, per il solo fatto di godere del privilegio della registrazione notarile con atto publico, assurge a soggetto di diritto autonomo e indipendente da chiunque in precedenza ha usufruito del suo nome.
    Nevvero avvocato? Ma kilomboSlow è scaturito da una decisione (?) del collettivo di Kilombo.org come propria filiazione con la riserva di essere disponibile sul sito kilombo.org. Dunque nessuno, a qualsiasi titolo e stante ogni genere di rimostranza, dispone del diritto di trasferire Kilomboslow al fuori del dominio Kilombo.org; nè tantomeno nessuno ha il diritto di intestarsene i titoli di proprietà.
    Solo x questo sono favorevole a votare x l’espulsione dei soggetti indicati, o perlomeno x l’interdizione di 5 anni da ogni carica sociale.
    Se non dovessero ottemperare alla chiusura immediata di KilomboSlow su Facebook, dovremo prepararci ad affrontare una causa x difendere i diritti di esclusività di Kilombo.

  17. Jaco says:

    Ma questa storia del notaio, è certa? Ho chiesto diverse volte a Pieroni di smentire e lui ha sempre ignorato questa richiesta. Ma questo non significa che l’abbia fatto. C’è modo di saperlo con certezza?

  18. Marchetta says:

    No non lo ha registrato se lo ha fatto è un azzeccagarbugli perchè avrebbe fatto un grave errore.

    Per prima cosa la registrazione deve essere un atto pubblico al fine di tutelare il marchio stesso.

    Quindi la storiella che lo ha registrato da un notaio non dovrebbe essere vera perchè inutile(anche se conoscendo il soggetto).

    La registrazione inoltre può essere tramite appunto atto pubbico o con l’uso e quindi direi che sei coperto visto che usavi il marchio Kilombo (logo e marchio) da anni e non kilombo.org (anzi anche). Il portale è conosciuto come kilombo, con il suo logo e come kilombo.org.

    Non serve che Pieroni registri Kilomboslow sarebbe confusione del marchio anche se cambia il logo, se dovesse fare un aggregatore perderebbe una causa e comunque alla segnalazione al GARR perderebbe il dominio.

    Quindi in tutti i casi siccome hai usato prima tu il marchio Kilombo (sia come testo che come logo) la sua registrazione vale meno di zero.

    Non solo se lo ha fatto ci sono gli estremi per una rivalsa e per i danni essendoci un dolo visto che era coinvolto all’ interno al progetto (redattore)

    Per cui spero per lui non sia così cretino da averlo fatto.

    Quello che ti consiglio anche li è comunque pubblico verificare se hanno messo in piedi l’associazione Kilombo o altro e comunuqe verificare la registrazione presso gli uffici competenti.

  19. Rigitans' says:

    seguendo ormai da lontano le vicende di kilombo, e ormai kilombo stesso(noterete che le mie incursioni sono molto diminuite, e non entro piu quotidianamente come prima) non so cosa sia successo.

    ti do comunque la solidarietà perchè immagino del perchè tu ti possa essere mosso in certi modi…

    però dopo aver promesso battaglia, chiedere l espulsione da kilombo e nel frattempo offrire il dominio non sembra una ritirata?

    se quelli si comprano il dominio kilombo è finito, questo lo sai no? insomma, pensaci bene perchè finchè è tuo si può ancora avere una garanzia, se va a qualcun altro(e mi immagino chi voglia metterci le mani sopra) è la fine, e io sarà probabilmente tra i primi ad andarmene, perchè so già come va a finire(visto come sono stato trattato)

  20. Rigitans' says:

    @beppecavallo:
    siamo sicuri che puoi registrare un marchio creato su facebook, cioè un sito privato di terzi a scopo commerciale? non sono esperto, ma ho dei dubbi. e poi basta dimostrare che il simbolo era abbinato al sito che non è di proprietà del suddetto pieroni. che se è vero dovrebbe solo vergognarsi di avere un cervello…

  21. Jaco says:

    Per la cessione del dominio, non può che passare comunque attraverso una votazione del collettivo. Questo potrebbe essere elemento di sufficiente garanzia ma certamente è democratico. E mi sembra un modo ragionevole. Ma ci dovrebbe essere almeno qualcuno che avanza la richiesta in maniera chiara.
    Per la questione notarile, in realtà non è che mi preoccupi, è solo che vorrei capire fino a che punto è capace di arrivare.

  22. Elisa says:

    secondo me ha ragione Rigitans’, non credo che sia possibile registrare un marchio o un nome sul sito di Facebook

  23. Marchetta says:

    La destinazione del marchio è ininfluente. Tu registri un logo / marchio e poi lo metti dove ti pare facebook,sito, scatole di pomodori pelati.
    Si registra il logo / marchio non la destinazione ne la ragione del marchio, l’uso.
    Io penso che siano andati da un notaio per l’associazione e penso lo abbiano fatto a novembre (Montecitorio). Comunque Jaco è un atto pubblico, sia l’associazione che il marchio le verifiche le fai in poco tempo. L’associazione deve avere la P.Iva e li vai in camera commercio e chiedi se tizio o sempronio sono soci di società/associazoni o se hanno cariche e li ti diranno pure i marchi. Ci butti via la mattina e 60 euro ma vale la pena.

  24. samie says:

    MA quanto sono caduti in basso? Jaco, sai come la penso riguardo a Kilombo…siamo alla deriva totale e non c’è più modo di arginare la situazione. Vedrei bene un Kilombo2 o un colpo di mano definitivo…ecchecavolo, sta gente ha rotto!

  25. Jaco ha detto: … Ma ci dovrebbe essere almeno qualcuno che avanza la richiesta in maniera chiara…..
    Beh io mi faccio pubblicamente avanti. E se qualcuno si fa avanti con me facciamo una cooperativa ma anche da solo la spesa non mi spaventa di certo

  26. ladytux says:

    okkey ora ho letto praticamente tutto…puff puff..

    e forse c’ho un’ideuzza…

    (ah per la cronaca… di quello che è successo 3 mesi fa, io ho ancora tutto salvato, mail, diffamazioni e rest’appresso)

    Compresa la nascita di kilomboslow su facebook.
    Se serve basta chiedere. 😉

    ladytux

  27. beppecavallo says:

    Art. 9bis) Kilombo Slow

    Il progetto Kilombo Slow risponde all’esigenza di avere a disposizione ulteriori spazi di discussione e confronto fra kilombisti, interni e/o esterni a Kilombo.org, che permettano quegli approfondimenti e dibattiti di ampio respiro che oggi non riescono a trovare sufficiente spazio nel rapido flusso giornaliero dei metapost.
    Kilombo slow è gestito da un suo Comitato Editoriale, composto da un numero massimo di sei kilombisti eletti con i medesimi meccanismi della Redazione, ma da questa separato ed indipendente. Il C.E. risponde al Collettivo, dura in carica un anno, ma con un ricambio periodico del 50% dei suoi membri ogni 6 mesi.
    I compiti del C.E. sono stabiliti dall’originale progetto di K.S. Progetto che viene acquisito come parte integrante della presente Carta e che può essere emendato seguendone i medesimi meccanismi.
    Al fine di promuovere e diffondere il più possibile le finalità e lo spirito che animano la Comunità kilombista, il Comitato Editoriale è autorizzato ad aprire spazi, pagine e/o forum presso altri social-network o community.
    (norma transitoria: Le norme stabilite in questo articolo valgono dall’approvazione dello stesso e non hanno effetto retroattivo. Per la sola prima volta, dopo l’approvazione, la Redazione predisporrà l’elezione del C.E. facendo appello ai kilombisti di candidarsi. Le successive elezioni saranno predisposte dal C.E. Stesso, col supporto redazionale per quanto riguarda lr comunicazioni al collettivo e dal W.M. Di Kilombo per la parte tecnica.
    L’aggiunta di questo articolo, tra gli altri emendamenti proposti da questa redazione, è la dimostrazione lampante della volontà di voler legalizzare IL GOLPE. A BRIGANTI, BRIGANTI E MEZZO: sospensione della redazione e delle elezioni convocate x far approvare simili porcate. Convocazione da parte di Jaco come titolare del dominio di un’assemblea straordinaria, esattamente come la prima che aprì Kilombo che provvederà a redigere una nuova Carta e tutti gli spazi che ricadono sotto il dominio kilombo.org,e affontare ccontestualmente la forma di Associazione pubblica e aperta a tutti gli iscritti, nella massima trasparenza e democraticità delle procedure decisionali. Ho inviato a proposito una richiesta di chiarimenti alla Direzione nazionale ARCI.
    Ormai non c’è + tempo da predere e temo che se ci lasciamo imbrigliare in queste finte procedure messe in atto dalla redazione, non caveremo un ragno dal buco.
    Come titolare del dominio kilombo.org, dovresti chiedere la chiusura immediata di kilomboslow su facebook.

  28. beppecavallo says:

    Inoltre non capiamo che fastidio poteva dare uno spazio come Kilombo Slow ospitato sulla piattaforma Facebook. O, forse, è abbastanza evidente e chiaro da capire: perchè Kilombo Slow non è sotto il dominio di Kilombo.org, quindi non è sotto il controllo di Paolo Giachin.

    Insomma: o si fa come dice il proprietario del dominio Kilombo.org o potete anche togliere il disturbo.
    Valerio Pieroni, il 8 marzo 2009 alle 16.47
    http://www.facebook.com/board.php?uid=63769160182#/topic.php?uid=63769160182&topic=8836
    + chiaro di così! non c’è bisogno che confermi l’avvenuta registrazione del logo kilomboslow.

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