Kilombo? Kilombo!

Me ne sono stato via da kilombo per un anno, finch� qualche mese fa la nostalgia � diventata troppo forte e quindi ho abbandonato l’esilio che mi ero imposto con la speranza che questo avrebbe potuto essere un bene per kilombo stesso.

Quello che ritrovo � qualcosa che non mi sarei mai aspettato di trovare.

Quanto segue � probabilmente troppo lungo per essere interessante per tutti, per questa ragione l’ho diviso in alcune parti:

  • i principi fondanti

  • la deriva

  • il futuro

Ovviamente tutto quello che trovate scritto di seguito � la mia interpretazione personale di quanto ho visto accadere e di quanto ho avuto notizia documentata che sia accaduto.

Non parler� in nome o per conto di qualcuno, men che meno degli amici che parteciparono alla realizzazione di kilombo.

I principi fondanti

Se si vuol trovare lo spunto iniziale, si pu� dire che Kilombo nacque per essere l’aggregatore di tutte le sinistre. Ne pi�, ne meno di questo.

Tutte le sinistre, indipendentemente dalla loro presenza o meno all’interno del parlamento, rivoluzionarie, radicali, riformiste. Sinistre, ribadisco, non �centro-sinistre�.

Sottolineo questo perch� ci fu discussione intensa nel gruppo su questo argomento tra chi proponeva un allargamento verso il centro e chi no.

Il mio pensiero di allora (ma che ritengo ancora perfettamente valido), condiviso anche da altri, era che ci fosse autodeterminazione in questo, non classificazione o caratterizzazione. Voglio dire, a kilombo pu� aderire chiunque si senta di sinistra e non chi rispetta alcuni parametri.

Il nome stesso di kilombo rappresenta questo concetto. Non c’� esame di ammissione: ti senti di entrare nel villaggio? Bene entra, sapendo che cosa ispira kilombo. Fine.Saranno le tue azioni (i post) a legittimare la tua presenza nel villaggio, e ne sarai responsabile verso te stesso e verso il collettivo.

Il collettivo, nome non scelto a caso, � l’elemento centrale di kilombo che non deve e non pu� delegare nessuna sua funzione (fatti salvi gli aspetti tecnici) ad un gruppo che lo rappresenti.

Questo andrebbe scritto a lettere cubitali: il governo di kilombo � una democrazia diretta e non rappresentativa. Ogni decisione deve essere presa dal collettivo.

Naturalmente ci volevano delle regole ed il mio punto di vista, allora come oggi, era che le regole di kilombo dovessero esprimersi in positivo. Rappresentare ci� che posso fare non quello che non devo fare. Una sorta di carta dei diritti.

Mi pare che i primi tre articoli (che sono lo spirito di kilombo!) rappresentino bene questo concetto e quando si pensa a kilombo, ai post, alla redazione ogni ragionamento andrebbe filtrato mediante le indicazioni di questa prima parte della carta.

Gli articoli successivi dovevano rappresentare i criteri di gestione dei post e, a mio modesto avviso, avrebbero dovuto essere fuori dalla carta stessa per sottolineare l’importanza cruciale di quei primi tre punti. Naturalmente il fatto che siano li, non ne sminuisce il valore.

C’� voluto parecchio tempo, grande disponibilit� e notti insonni per partorire quel kilombo. Non credo che nessuno di noi fondatori si ritenga un grande saggio, fonte di verit� e balle del genere ma la disponibilit� di tutti verso la �causa� ha permesso di la realizzazione di questo aggregatore.Il valore del quale non � da ricercare nella capacit� di essere bello, fruibile, funzionale ma nella sua ricerca di essere uno strumento democratico. Insomma, non una citt� ordinata con bei palazzi, efficienti mezzi pubblici, ben organizzata e governata bens� un fangoso agglomerato di capanne aperto a chi vuole appartenerci per discutere di filosofia, di politica, o semplicemente cazzeggiare nel tempo libero.

Questo avrebbe voluto essere e questo forse lo � stato, per un periodo ma certamente questo oggi non �.

Un appunto importante va espresso in merito alla redazione ed ai suoi compiti. Far funzionare un sito web come kilombo richiede un po’ di lavoro, sia per la sua manutenzione prettamente tecnica, sia per la gestione delle iscrizioni e dei post.Questo vuol dire aver pensato ad una redazione �tecnica� che non influisse mai nelle scelte �politiche� relative a kilombo ed al collettivo. L’ammissione di un blogger era data per scontata, salvo il manifestarsi di evidenti violazioni dei principi: un fake, un troll, o anche qualcuno che non aveva capito che kilombo era un aggregatore di sinistra. Per il resto nessuna preclusione.

La deriva di kilombo

Ho sempre temuto che kilombo sarebbe alla fine morto se non si fosse a trovato un modo per migliorarne i contenuti. Se non si fosse trovato qualche strumento per far si che il dialogo si sviluppasse verso argomenti sempre pi� teoretici. Che non avrebbe dovuto essere una vetrina, ma uno spazio di discussion. Ebbene, mi sbagliavo.

Non � per questo che kilombo sta agonizzando e non lo � per il semplice fatto che continua a svolgere la sua funzione principale. Inoltre penso che non c’� nulla di male nell’essere una vetrina di pensieri: leggi l’incipit di un post, ti piace o non ti piace, pensi di aver qualcosa da dire vai sul blog e ne discuti. Parafrasando: passeggi per il villaggio, un buon profumo di cibo arriva da una capanna entri e mangi insieme a chi trovi li. Senza che ci sia qualcuno che venga a dire �no tu quello non lo puoi cucinare perch� puzza�. Invece, dopo un anno, trovo che nel villaggio, per le sue strade, scorrono veleni, melma.

Mi spiace dirlo, ma c’� stata una netta deviazione da quello che kilombo era in origine.

Primo, sono state fatte delle modifiche alla carta di kilombo che hanno dato dei poteri alla redazione immotivati ed insensati. Che la redazione possa sospendere un blogger (cazzo, non un post, un blogger) � un gravissimo attacco alla democrazia stessa di kilombo. In questo modo si determina un regime. La redazione verifica un blogger, lo giudica non conforme, lo sospende. E poi lo sospende da cosa? Quali sono i diritti che vengono sospesi? Non pu� pi� metapostare? Se ci sono votazioni non pu� votare?

Ma non � poi nemmeno questo il punto. Il punto � che se la redazione ha questi compiti �disciplinari�, limita l’esercizio delle funzioni democratiche del collettivo. Questo non � ammissibile. Questo � in evidente, palese contrasto con la carta stessa di kilombo.Sostanzialmente una modifica come quella non doveva nemmeno essere votata se non insieme alla modifica di altri articoli della carta nei quali si definisce il ruolo della redazione.

Secondo, portare kilombo.slow fuori dalla piattaforma di kilombo.org in facebook � stato un errore gravissimo. Kilombo � nato come entit� indipendente, portarlo (anche solo in parte) all’interno di un contenitore commerciale (perch� facebook � questo!) nel quale c’� di tutto solleva questioni pratiche e di principio.Pratiche, perch� implica l’uso di uno strumento che potrebbe essere modificato senza il coinvolgimento del collettivo.Di principio visto che il collettivo non interagisce con la propriet�, un membro per poter sfruttare a pieno le potenzialit� deve essere iscritto a quella piattaforma. Sarebbe come dire che vado a vivere in un villaggio e poi, per discutere, non mi trovo nella sua piazza ma devo andare a milano e questo solo perch� li c’� un bar con i camerieri che ti fanno servizio al tavolo.Web 2.0? Puttanate. La tecnologia non � un valore, � uno strumento e se lo strumento ti costringe a modificare le tue abitudini o, peggio, i tuoi obiettivi � uno strumento sbagliato.Serviva pi� tecnologia in kilombo? Ammettiamolo, ma questa tecnologia poteva essere tranquillamente sviluppata dentro kilombo. Non c’� da correre. Non � necessario globalizzare il villaggio! E poi, chi ha autorizzato la sedicente redazione di kilombo slow a portare kilombo su facebook?Non mi risulta che mia si sia votato per una cosa del genere. Ma sono stato assente, potrei sbagliarmi e se cos� fosse, far� pubblica ammenda.

Terzo, discriminazione. In pi� casi, che mi sono stati segnalati e che ho verificato, si sono compiute chiare discriminazioni. In generale si � resa sempre pi� manifesta una certa intolleranza per le idee �non moderate�. E questo, gi� di per se sbagliato perch� fuori dai principi della carta � diventato molto grave visto che � stato rivolto solo verso alcuni. Cito un caso che non � certo il pi� grave, tutt’altro, ma che dimostra quanto sia fondata la mia accusa: viene esposta una bandiera di israele con le svastiche, tra le polemiche il post viene sospeso, in rete si trovano chiare tracce di questo. Un po’ di tempo dopo, io pubblico un’analoga bandiera con le svasatiche, nessuno mi dice nulla.

Ci si domanda come mai la redazione sia sempre incompleta, ci siano molti redattori dimissionari?Con le polemiche che derivano dalla situazione nella quale si � venuto a trovare kilombo, c’� da chiedersi come mai c’� ancora una redazione. Ad essere maligni….

Quando si scrive di kilombo ormai lo si fa solo per riportare critiche, calunnie, fake, troll e simili cose. Non si pensa a costruire a migliorare kilombo �da dentro� ma si creano gruppetti che partono con iniziative carbonare (per non dire massoniche). Questo genera dissapori e critiche che poi vengono espresse anche con veemenza ed insulti.Penso che in una critica ci sia sempre qualcosa di vero, e che debba essere ascoltata anche se questa arriva in un modo che non piace come, ad esempio, un dileggio. Credo che questo sia tanto pi� vero quando uno ricopre un qualche ruolo �istituzionale� come essere redattore di kilombo. Nessuno pu� reclamare il diritto di non essere criticato e nessun redattore di kilombo pu� rifiutarsi di ascoltare le critiche anche quando queste sono poste on asprezza.

Il futuro

Finito il pippone sulla deriva di kilombo ed il sermone sulle sue origini, provo a mettere insieme una proposta per rivitalizzare kilombo.

Ci sono due cose da fare, realizzare, finalmente, un kilombo 2.0 e sistemare l’operativit� quotidiana di kilombo (leggi redazione). La prima non pu� essere realizzata se non dopo la seconda visto che solo una redazione pienamente funzionante pu� attivare un gruppo di lavoro su k2.0, in caso contrario mancherebbe il collegamento fondamentale tra chi realizza la nuova piattaforma ed il collettivo.

Per l’operativit� di kilombo penso sia necessario ed urgente:

  • emendare la carta di kilombo in modo da eliminare l’obrobrio del potere della redazione di sospendere un blogger.

  • Emendare la carta in modo da sottolineare che la redazione non pu� assumere nessuna iniziativa straordinaria per kilombo senza l’approvazione del colletivo (mi risulta che questo � gi� stato proposto, sono state raccolti i consensi necessari, ma non � mai stato sottoposto al voto del collettivo)

  • Emendare la carta in modo da stabilire che non sono ammessi mandati consecutivi per i redattori e che gli stessi non possono ricoprire lo stesso ruolo contemporanemanete in k.org, k2.0, k.slow….

Le motivazioni di questi emendamenti ritengo siano sufficientemente chiari da non necessitare di ulteriori spiegazioni.

Per kilombo 2.0 le attivit� da fare sono:

  • Chiudere il gruppo kilombo slow su facebook. Naturalmente ognuno � libero di fare ci� che vuole, ma sarebbe un segno di grande responsabilit� verso kilombo riportare kilombo.slow in kilombo. Soprattutto se c’� sovrapposizione di redattori tra k.slow e k.org

  • Attivare due gruppi di lavoro uno per k.slow ed uno per k2.0. Questi due gruppi avranno l’obiettivo di realizzare due progetti attraverso il confronto pubblico col collettivo e di condurne la loro sperimentazione per un periodo di 4 mesi. Terminata la sperimentazione i progetti diverranno operativi e si proceder� all’elezione dei comitati redazionali secondo le regole definite nel corso del progetto ed approvate dal collettivo.

Viva kilombo!

94 comments

  1. Anonimo says:

    Questo cambiamento – organizzazione delle votazioni ecc. – ci si aspetta che venga posto in essere dalla redazione dopo questo post o dall’autore di esso?

  2. Io sono d’accordo con quanto scrivi… alcune piccole puntualizzazioni: la modifica della carta con la possibilit� di ‘sospendere’ un blogger fu votata (io non ero in redazione, ne la proposi) dal collettivo. Il Comitato Editoriale di KS, � stato approvato fosse a base volontaria e non elettiva, � sbagliato? Sicuramente s�, ma � cos� ed inoltre la Redazione non ha, attualmente ‘poteri’ verso il C.E. – per KS si sarebbe dovuto creare un blog interno a kilombo.org ci� non � mai stato fatto � da novembre che chiedo al WM di Kilombo di creare questo blog al fine di riportare in Kilombo il vero KS, ma non riesco ad ottenerlo. Tornando al fatto di KS e Facebook, anch’io vedo che non c’� in FB nessun filtro e dunque chiunque pu� anche ‘avvelenare’ i pozzi, per� la decisione di farlo non spettava alla redazione secondo quanto il collettivo aveva approvato per KS, e dunque non fu un atto di ‘straordinaria’ amministrazione dei redattori… io tra l’altro ero appena entrato in redazione a sostituire un dimissionario, c’erano spb, elfobruno, pieroni… per cui poco dopo, nate le polemiche, si giudic� l’emendamento mal formulato chiedendone una parziale modifica ad Antonio… poi per� c’� stata la continua tornata elettorale per garantire una redazione… io stavolta mi sono ricandidato quando alle 23.30 circa dell’ultimo giorno utile risultava un solo candidato per tre posti. Da sempre io scrivo quello che hai detto sulla redazione e i suoi compiti e tutti i blog approvati ed iscritti da giugno scorso sono l� a provarlo.

  3. mario says:

    Se quello che hai scritto � lo spirito con cui � nato Kilombo quello che c’� � veramente un’altra cosa.
    Per� c’� una considerazione di fondo che � questa.
    Facciamo l’ipotesi che la regola della sospensione abbia una sua logica, ma come viene applicata?
    1. Vengono sospesi dei tizi senza che di questo venga informato nessuno in modo palese
    2. La sospensione dovrebbe prevedere un minimo ed un massimo, di questo non c’� traccia in nessuna mail
    3. Passati i 30 giorni massimi ai tizi viene impedito di avere accesso all’aggregatore
    4. Guarda caso in quel periodo si vota ed i tizi non possono votare
    5. Uno di questi blogger non solo non viene riammesso ma viene espulso dalla redazione perch� c’� un vizio di forma (solo lui?) e quindi bannato dall’aggregatore.Il suo blog non aveva 4 mesi di vita (proprio cos�). In pratica il tizio (precariopoli), finita la sospensione, tolto dal suo blog il materiale scomodo ed irritante per qualche piddino, richiede l’iscrizione. Risultato: non ci piaci e stai fuori.
    6. per non parlare della sospensione di post (� capitato a me) che spariscono senza sapere perch�, almeno solo perch� ponevo delle domande ad uno dei redattori.
    7. continuiamo a farci le pippe sul regime antidemocratico ed illiberale, conservatore xenofobo e razzista oltre che facsista del berlusca. ed abbiamo il cadavere a casa nostra.
    C’� qualcuno che ha voglia di sostenere che questa non � prevaricazione?
    Facciamo un gioco: uno scrive dal posto X � dice “guardate come mi trattano” e fa l’elenco delle cose che ho scritto. Io scommetto che saremmo tutti l� a fare banner di solidariet� per la causa.
    Alle cose che scrivi aggiungerei un’ultima cosa:
    Tutti quelli che bene o male sono stati coinvolti in questo macello se ne stiano fuori dalla redazione per almeno un anno.
    Dopo di che, io continuo a postare qui (come da altre parti)perch� c’� gi� tanto poco spazio in giro che penso sia giusto cos�. Fino al prossimo post irritante per qualche baciapile?

  4. mario al solito dice le cose pro domo sua. Pubblic� un link a provocariopolispb e gli fu inviata una mail per richiederne la modifica. Rispose che non avrebbe fatta nulla e chiuse con vaffanculo! Bel modo da compagno! Sia lui che il boicottatore korvo (90metapost uno dietro l’altro!) da sospesi inserirono un banner contro kilombo clerico-fascista! cosa volevano? Gli fu richiesto di eliminarlo lo fec
    eoro e furono immediatamente (da me) reintegrati (con un cazziatone della solita Ladytux che sosteneva che andava fatta una votazione redazionale sulla riammissione) Provocariopoli � un falso di ‘chi sappiamo’ e la decisione di non ammetterlo � stata della redazione in cui erano Ladytux e Rigitans. Io non mi diverto nella redazione, quella precedente (nov. 08) fu da incubo e per fortuna duro poco. Ma se non ci sono candidati, io uno spirito di servizio ce l’ho. Tra l’altro non � che si possa fare una redazione di tutti ‘nuovi’ perch� certe cose dovrebbero essere tramandate da i vecchi ai nuovi redattori. Cosa che molti si son ben guardati di fare, mettendo in difficolt� tutta la redazione.
    Una cosa verso Jaco che prima mi era sfuggita: la svastica e la bandiera. La differenza fra quelle tolte (solo l’immagine, non il metapost!) � che un conto � trasformare un simbolo di un popolo come la Stella di David e un altro inserire una(o due)svastica vicino. Io non sono ebreo ma la prima offende la mia sensibilit� la seconda la trovo un modo di dissentire pi� o meno condivisibile. Sfido chiunque a trovare un metapost da me sospeso per quello che vi � scritto. Il verginello antipiddino non esprimeva un parere ma chiedeva l’impiccagione dei ‘piddini’ in una nuova piazzale Loreto. E del resto che ti puoi aspettare da chi inserisce Iachino (ma potrebbe essere chiunque altro9 nel mirino di un’arma, magari quella che vorrebbe mettere in mano a qualcuno?

  5. giuliazeta says:

    Intanto Kilombo continua ad ospitare il blog fiancheggiatore del PDL (nessuna smentita in tal senso). Se la redazione, pur con tante difficolt� di gestione, riesce a trovare il tempo e il modo di sospendere bloggers e post, perch� non fare una verifica anche su RealCaimani? L�ho scritto nel mio blog e l�ho scritto in una mail indirizzata a Spartacus. Mi basterebbe una smentita, mi basterebbe sapere che le mie accuse sono ingiustificate, che RealCaimani non sta appoggiando il cavaliere e chiederei pubblica ammenda. Chiedo troppo per un aggregatore della sinistra? Scusate se sono �leggermente� fuori tema. giuliazeta

  6. sparkaos says:

    a me sembra che ci sia un’ altro punto. da quando sono entrato ci sono due questioni specifiche che impediscono che si risolvano i tanti problemi.

    1) diversi gruppi e gruppuscoli hanno formato alleanze informali per imporre un concetto di “giusto” e “sinistra” ed escludere tutti gli altri (se fosse convinzione o desiderio di farsi notare o altro a voi decidere). quindi la prima questione � per me emendare la carta di kilombo in modo che tuteli come suo primo diritto inderogabile la piena libert� di espressione. ( e questo per richiamarsi ad un caso significa che si pu� scrivere voglio spaccare la testa a…)

    2)il secondo problema � che da quando io sono dentro in redazione ci sono stati continui scontri di “potere” ed alla fine una fazione ha vinto e ha fatto il bello ed il cattivo tempo (e ad esempio quale valore hanno elezioni gestite in tale situazione da una redazione per me golpista?). quindi la questione � il classico bilanciamento dei poteri. � ovvio che una soluzione perfetta non esiste, ma discutere di una sorta di organismo di controllo a cui rivolgersi in caso di contestazioni di decisioni della redazione o similari mi sembra proprio il caso. Tanto pi� che si potrebbe avere una sorta di controllo incrociato sulle votazioni, con l’organismo che gestisce le elezioni della redazione.

    Lo so sembra complicato ma lo scorso anno dimostra la necessit� di creare un contropotere alla redazione (poi chi controlla il controllore boh)

  7. El Che viver� says:

    Si fa preso a dare del golpista a qualcuno, che � una parola forte, ma se andiamo a vedere probabilmente questo intervento l’hai fatto tu per meglio stigmatizzarte spartacus nelle sue funzioni di redattore. Perch� sparkaos-spartacus sembra chiaro a chiunque che nasconde una somiglianza.
    E sul lavoro del redattore devo riconoscere che � molto duro e molto impegnativo e chi lo fa gratis ha bisogno di un riconoscimento. E del resto ci sono tante di quelle teste di cazzo in giro che non si puo’ tenere tutti.
    Non possiamo fosslizzarci su un vecchio concetto di democrazia, ormai svilito. Io m autodefinisco comunista pur nella consapevolezza che il comunismo si misura dalla capacit� anche di adattarsi ai tempi, altrimenti non � iu comunismo ma dottrina fallace che non serve ne’ agli operai n� a voi.

  8. Jaco says:

    @Anonimo: Penso si debba costituire un gruppo di lavoro. La redazione lo deve supportare. Quanto a me, posso contribuire ma dovrebbero essere altri a guidare il rinnovamento.
    @Mario: La regola della sospensione non ha nessuna logica, secondo me. Esiste l’espulsione (votata dal collettivo) e mi pare che basti. Per il resto condivido tutto.
    @Spartacus: le differenze tra “le svastiche” non c’�. Non ci si pu� soffermare sui dettagli senza affrontare la sostanza del messaggio. Anche se questo � ermetico. Stessa cosa vale per piazzale Loreto. Non si pu� chi mette nel mirino qualcuno (in modo simbolico, fino a prova contraria) senza affrontarne le motivazioni.
    Il lavoro che hai fatto e fa un redazione � degno di riconoscenza, ma devi lasciare da parte sia la politica sia le questioni personali, “limitandoti” ad eseguire ci� che stabilisce la carta anche quando questo va contro i tuoi punti di vista.
    E poi il mio post non era scritto per te.
    @Giuliazeta ha ragione, la questione va affrontata e se c’� un fondato dubbio su RealCaimani (io non l’ho mai letto e non mi sto esprimendo in merito) la questione va riportata al collettivo.

  9. Jaco says:

    @sparkaos: 1. la carta tutela gi� la libert� di espressione. O forse non ho capito il tuo pensiero.
    2. Il punto � proprio questo: la redazione NON DEVE AVERE ALCUN POTERE. Se fosse cos� (e questo peraltro � snacito chiaramente nella carta) non ci srebbero i rischi che indichi.

  10. sparkaos says:

    X Jaco

    La libert� di pensiero non � tutelata quando nella carta c’� scritto tutte le sinistre e poi per� si danno una serie di valori fondanti che per di pi� si prestano ad essere usati a scopi censori.

    L’Art. 2 contiene i valori, soltanto l’Art. 9 tutela la libert� di espressione. Per me il primo art � “Totale libert� di espressione”, sopratutto quando ad es. la carta � stata usata per sostanzialmente definire inappropriato qualsiasi incitamento alla violenza (anche ironico) cosa che non credo proprio sia condivisa da tutte le sinistre.

    2) a redazione NON DEVE AVERE ALCUN POTERE. vero ma concretamente avr� sempre la possibilit� di ceracare di prenderselo qualche potere quindi serve qualcun’altro che controlli che non succeda.

    X El Che
    Francamente non ho capito che vuoi dire in ogni caso con spartacus non ho niente a che fare e nella stragrande maggioranza dei casi non sono stato d’accordo con ci� che ha fatto come redattore. Tanto � vero che tempo fa proposi per la storia di facebook proposi di votare per dare alla redazione un ultimatum oltre quale se non lo chiudevano venivano espulsi. Dimostri ancora una volta che c’� poca volont� di confronto e molta di attaccare.

    buona giornata

  11. Io ho chiesto a Realcaimani, stamani, di fornire alcune spiegazioni poich� mi risulta che il blog non sia commentabile… Valerio Pieroni gli dovrebbe inviare oggi una mail pi� dettagliata per avere chiarimenti politici.
    Io sono Spartacus Qurinus, Claudio Francesconi, niente a che spartire con Sparkaos.
    @ Jaco, non ho pensato che il post fosse ad personam, su chi semina odio e violenza, se permetti non la penso come te, E non � perch� questo e questa vengano usati solo contro una parte, ma sarebbe uguale anche se l’avviso MAFIOSO di quel tale fosse rivolto a Ferrero o a Diliberto o ad altri compagni di altri gruppi. Se uno infila un obiettivo delle Brigate Rosse in un mirino non � ingenuo…
    Il commento di sbirombo � l’esatta misura di come certi -stranoti prsonaggi- vorrebbero ridurre Kilombo.

  12. Antonio says:

    Continuo a ricordare che la mia richiesta di modificare la carta � ancora sospesa per volere della redazione senza alcun appiglio regolamentare. Quella modifica spingeva al limitare i poteri discriminatori della redazione

  13. Kilombero says:

    Jaco, andiamo al punto. La redazione attuale � composta da elementi alieni alla sinistra, che disconosco i comunisti come facenti parte della stessa, che trattano chi � comunista come fa Berlusconi e quindi come un nemico.

    Cio� i comunisti per questa gentaglia sono cattivi, perch� non sono moderati,perch� non sono dalla parte dei padroni.

    Questo lo si desume dagli articoli dei redattori sui loro blog dove inneggiano democraticamente allo sbarramento del 4%, dove si condannano chi non � concorde con le politiche vaticane e con chi ha legalizzato lo sfruttamento dei lavoratori, dove prima danno la solidariet� ai palestinesi ma poi anche ad Israele.

    Nei commenti del redattore Spartacus Quirinus,una exusatio non petita, il camerata dopo aver specificato le sue generalit� quasi in modo poliziottesco, forse confondendo la realt� virtuale della rete con le piazze,arriva a condannare una vignetta di un blogger che non � neanche aggregato a Kilombo e gli da del fake dimenticando che per� le vignette del colpevole satiro finiscono su Repubblica,su blog americani e su altri blog italiani tra cui quello di Travaglio, insomma vanno ovunque tranne che su Kilombo, chiss� perch�. Te lo sai?

    La seriet� di questa redazione si vede,inoltre, dall’elezione di un fake tale lilith, dal multi postare dello stesso redattore grazie ad autori fake,dalla triste storia della modifica della carta,sopra riportata che dal 23 Settembre 2008 4 mesi aspetta di essere votata dal collettivo.

    Ma cosa ci si poteva aspettare da una redazione che si elegge da sola, fa dimettere chi dissente e poi gli da pure del lavativo.

    Questi redattori a casa, ora e via a nuove elezioni senza le loro candidature.

  14. Anonimo says:

    Pieroni dal momento che hai cancellato il mio post solo perch� dissentiva dal tuo, lo posto qui.
    Questo commento vale anche per spartacusquirinus.
    ‘Il pieroni e spartacusquirinus hanno il vizio di comportarsi da cap(r)etti quando prendono le loro iniziative in modo unilaterale ed antidemocratico, ossia senza il consenso ne di redazione ne di collettivo. E continuano con questo loro vizietto pur essendo rimasti isolati in redazione.
    Basti seguire uno dei tre siti di satira che sono sorti come funghi grazie agli strascichi che il loro comportamento produce. Ogni loro post � sistematicamente parodiato su: http://maanche.wordpress.com.
    Risulta inutile quindi l’accanimento terapeutico nei loro confronti. Seguirli significa ridar loro legittimit�.
    Mi chiedo costantemente se il loro modus operandi attinga all’assunto: “in fondo internet � solo realt� virtuale” oppure alla domanda retorica: “denuncia( )no?” o ad entrambi.

  15. beppecavallo says:

    Ritengo che l’attuale deriva di Kilombo abbia le sue radici in alcune incongruenze dell’atto costitutivo.
    Aver lasciato libert� d’adesione a chiunque “si sente di sinistra” e per di pi� limitatamente ai post pubblicati su Kilombo, senza aver indicato dei minimi comuni denominatori in base ai quali ci possa identficare, ha determinato un’assalto alla diligenza da parte delle voci + contraddittorie, sicure di trovare un luogo x dare sfogo alle proprie aspettative.
    A questo riguardo � significativa l’esclusione iniziale della pregiudiziale ANTIFASCISTA e della insulsa discussione che ne � seguita nel momento in cui � stata introdotta: il solo considerare l’ Antifascismo un valore negativo da contrapporre a quello di solidariet�, ritengo sia di per s� una discriminante che offre scarse possibilit� di dialogo. L’antifascismo contiene in s� la prospettiva dell’autodeterminazione di ogni popolo libero da qualsiasi ingerenza traniera e libero di poter determinare con metodo democratico il proprio sistema politico. E di ci� abbiamo avuto tragiche conferme innanzi tutto in Italia con la guerra di annessione Sabauda ai danni del regno delle 2 Sicilie -di cui ne paghiamo ancora le conseguenze negative-. M x stare nell’attualit� c’� l’esempio dell’Algeria, Afganistan, Iraq, Zimbabwe e nella martoriata palestina. Insomma la strategia dell’esportazione della democrazia, � solo un’aberrazione della destra o cela un’incoffessabile pulsione anche fra coloro che “si dicono di sinistra”? X converso il positivo valore di solidariet�, non vorr� mica nascondere l’infido concetto di governo amico con chi manifesta adesione alla mission di voler importare democrazia?
    Non va nascosto il particolare momento politico in cui � nato Kilombo, a ridosso delle elezioni politiche 2006 con l’unico collante dell’antiberlunismo, che perdura e che manifestamente non produce nessun risultato. La situazione diventa ogni giorno + confusa perfino sul terreno dei fondamentali diritti della persona, a cominciare dalla libert� di cura, per non parlare della libert� d’informazione -leggi intercettazioni-, aspetti che spingono a ricreare un fronte antiberlusconiano col rischio di doversi scontrare con posizioni berlusconiane in nome di una falsa libert� di coscienza che temgono in ostaggio specie il PD e con esso l’intera sinistra. Ma il divorzio e l’aborto non sono forse stati conquistai come diritti di civili proprio x garantire la libert� di coscienza di ognuno?
    Un’altro elemento dai tanti dubbi, � il ruolo della redazione. Ruolo tecnico? Mi tornano in mente i governi tecnici, tanto abusati nella storia repubblicana. Nell’agone politico, ogni decisione � politica, a cominciare da chi ammettere o meno in Kilombo; e purtroppo l’inderminazione di cui parlavo all’inizio ha prodotto la paralisi attuale.
    A proposito di Kilombo-Slow su facebook, mi sembra d’aver letto che il Valerio Pieroni, ha registrato presso notaio il logo di Kilombo prima di aprire il nuovo spazio -silvio docet-. Credo sia il caso chiederne conto e concordo con la tua tesi di riportare tutto allo status quo ante.

  16. Kilombero says:

    @Beppe: L’atto costitutivo o carta di Kilombo � emendabile se la redazione lo lascia fare, ti ricordo che nel caso sinstradelfia la redazione ha stoppato un emendamento da oltre 4 mesi http://sinistradelfia.blogspot.com/2008/10/la-mia-proposta-di-modifica-stata.html
    Quindi non � la carta ma la redazione che secondo quanto auspicato dai gerarchi di kilombo slow che oggi gira su facebook (alla faccia di tutto e di tutti) deve essere tecnica se va contro le loro volont� ma � politica quando invece condividono gli obiettivi, vedasi convegni a montecitorio annunciati e mai fatti, bar camp in agriturismi annunciati e che non si faranno.

    Per la registrazione del marchio Pieroni pu� anche averlo registrato sulla luna ma l’uso da parte del titolare del dominio � antecedente, pubblico e riconosciuto per cui muore li, anzi se il Pieroni l’avesse fatto dovrebbe essere un atto pubblico e facilmente verificabile e sarebbe grave. Comunque consiglio di approfondire questo aspetto.

    Per la tua definizione di PD in ostaggio aggiungerei che lo � di se stesso e degli interessi dei suoi politici.

  17. Cypherinfo says:

    Per sfatare falsi: miti e credenze popolari, non ci sono gerarchi nella redazione; i redattori sono tutti uguali dal punto di vista delle loro funzioni e delle loro potenzialit�. � la carta di kilombo la bussola dei loro “movimenti” cosi come di quelli del collettivo. Ricordando, perch� � giusto che si sappia, che la quota del dominio annuale � pagata jaco; ed � lui il titolare del dominio.

  18. Kilombero says:

    @Cypherinfo: Strano che qui non ti firmi come webmaster di kilombo, come di solito fai http://www.google.com/search?hl=it&q=webmaster+di+kilombo+Cypherinfo&btnG=Cerca+con+Google&lr=

    A proposito di falsi miti mi spieghi quello della bussola? Perch� in molti casi l’hanno persa. Il collettivo non � stato interpellato per la faccenda facebook ne per le espulsioni di fatto e neanche per i convegni fantasma o i barcamp di fantasilandia per non parlar dell’emendamento.

    Jaco � il titolare del dominio ma mi ricordo che lo avrebbe passato se ci fosse stata un’associazione kilombo o altro cosa similare evento infausto mai avvenuto grazie a Dio perch� cos� forse un giorno i clericofascisti lasceranno la redazione , l’aggregatore e sar� ripristinata la legalit�.

  19. Cypherinfo says:

    Sono solo uno dei tre webmaster in carica; come, anche qui, da carta di kilombo. Come penso avrai intuito dal post di jaco qui si tratta di agire avendo il consenso, che poi � la ratio della carta di kilombo. Mi dispiace notare che i redattori eletti la prima volta spesso si dimettono senza nemmeno provarci, per sbagliate interpretazioni del nuovo ruolo che vengono a ricoprire laddove dovrebbero avere semplicemente la carta come riferimento.

  20. Kilombero says:

    @Cyperhinfo: Non ci siamo prima ometti il tuo ruolo o ti dimentichi e va bene. Ora sappiamo che sei uno dei tre e ma non si sa chi sono gli altri due, mistero della fede? Poi segui il filone del gerarca spartacus quirinus e dai del “lavativo” http://www.iobloggo.com/comments.php?blogid=27743&eid=1572 ai redattori che si sono dimessi dimenticando delle accuse di essere fiancheggiatori di terroristi fatte da un amministratore di kilombo facebook http://www.verbavalent.com/node/316
    Non trovo commenti sulla situazione irregolare di Kilombo su facebook come neanche quella dell’emendamento. Sei la prova vivente,senza offesa, della poca trasparenza e della deriva di kilombo.

  21. Jaco says:

    @Cypherinfo
    sei tu il webmaster di kilombo. Gli altri due, se immagino quello che intendi, siamo io e swamp. Il ruolo di swamp � esclusivamente di intervenire in caso di emergenza (ha provveduto a salvare k da virus e ad accorgersi di malfunzionamenti dovuti ad aruba) ed � del tutto simile al mio con la differenza che qualche volta ho aggiunto un banner per ragioni di urgenza o ho coperto periodi di vacanza dei webmaster.

    Se qualcuno si dimette appena eletto ci sar� pure una ragione o sono solo mitomani?

    @beppe
    le cose che affermi sono condivisibili in buona parte e forse � stato un errore l’apertura eccessiva, ma � anche stato un tentativo (evidentemente andato male) di affrontare l’appartenenza ad una “parte” centrato sull’autodeterminazione. Da questo ne consegue che la redazione avrebbe dovuto avere un ruolo tecnico proprio perch� non avrebbe dovuto fare le scelte che citi.
    La storia, lo riconosco, � stata del tutto diversa.

    In merito a k.slow ho chiesto alla redazione di k di invitare quella di facebook a chiudere. Ho avuto solo un commento da parte di un membro del del comitato k.slow e nessuna risposta da parte della redazione. D’altra parte visto la sovrapposizione delle due redazioni non poteva andare diversamente.
    E non ho avuto risposta soddisfacente dalla redazione nemmeno sulla questione degli emendamenti alla carta.

    Per questo ho deciso di intraprendere delle iniziative di protesta, prima, e di lotta se la redazione perdurer� nel suo silenzio.
    Sono infatti in sciopero per quanto riguarda le attivit� a supporto della redazione. Capisco che questo sia solo un atto simbolico ma, come tale, non pu� essere ignorato.
    Se continueranno ad ignorare le richieste coinvolger� il collettivo.

  22. Kilombero says:

    Jaco che senso ha uno sciopero se hanno Cypherinfo? Perch� non posti un aggiornamento su Kilombo della situazione attuale. Cio� che scioperi perch� ti hanno ignorato e non hanno risposto alle tue domande.

  23. Cypherinfo says:

    @kilombero
    Lo spirito che mi ha spinto a intervenire in questo post � di confermare l’impostazione di jaco data a questa sua valutazione su kilombo. Se tu interpreti ed associ (posts da te citati) la situazione in modo da farmi apparire contrario all’impostazione di jaco lo fai sbagliando. Quindi sarebbe auspicabile, per evitare malintesi (anche con il webmaster), che esistesse uno strumento per consentire la partecipazione democratica e collegiale dei redattori alle decisioni della redazione stessa. Per tutto il resto, lo ribadisco, sono d’accordo con jaco.

    @jaco
    Non mi sono mai nascosto o tirato indietro quando si tratta di rimboccarsi le maniche. Il punto � che essendo tu il fondatore e avendo visto nascere kilombo mi viene spontaneo far riferimento a te. Se questo � uno sbaglio chiedo scusa. Per il resto le affermazioni fatte per kilombero (sarebbe corretto fornire un link al proprio profilo per essere credibili) valgono anche qui e sopratutto rimango disponibile, e su questo sono stato chiaro anche prima di questa circostanza, alle iniziative che si prenderanno.

  24. Kilombero says:

    @Cypherinfo: Io chi sia o meno � poco importante. Anche se questo metodo mi ricorda molto quelli della polizia. La credibilit� a quanto ho scritto � nei link presenti nei miei commenti. Nel tuo caso ho messo quelli che si trovano su google.Vorrei evitare di fare la fine di Lady Tux, Dario Baldini, Korvo Rosso, Samie e tutti i compagni che vengono messi alla gogna dai fascisti che siedono nelle due redazioni.
    Se concordi con Jaco allora sciopera anche tu e comunicalo al collettivo con un post su kilombo.
    Per il momento mi sembra che si stia solo chiaccherando.

  25. Cypherinfo says:

    Da quello che rispondi presupponi la mia malafede e questo non me lo merito sopratutto da chi fa delle affermazioni senza assumersene le responsabilit�. � facile criticare rimanendo nell’ombra. E a che scopo poi? Il mio, per chi ha davvero ha letto le mie partecipazioni ai posts dei kilombisti, � sempre stato un atteggiamento costruttivo e non sterilmente inquisitorio. Se avrai la pazienza di seguire il seguito potrai verificare la buonafede del mio comportamento che non si riduce ad una semplice forma di protesta. Mi sottraggo da ora a replicare perch� mi accorgo che non c’� reciprocit� in questo scambio e per evitare che si degeneri in una polemica fine a se stessa.

  26. Kilombero says:

    @Cypherinfo: Inquisitorio di che? Ho semplicemente fatto notare delle omissioni/dimenticanze nei tuoi commenti.
    Questa exucatio non petita non era richiesta. Reitero il concetto agire invece di parlare.
    Fino ad ora a me sembra di non aver scritto balle.

  27. Rigitans' says:

    leggero i commenti con calma.

    premessa: quel che dici nel tuo post, � ESATTAMENTE E PRECISAMENTE, e non vagamente, quel che dicevamo noi (rigitans, ladytux e successivamente dario ballini) che ci eravamo candidati a ottobre.

    � successo di tutto. ed � colpa di alcune persone specifiche.

    uno di questi � il signor spartacus quirinus. provasse pure a smentire, io ho le prove di un complotto piduista nei nostri confonti, redattori democraticamente eletti che volevano portare avanti le politiche per cui erano stati eletti.

    il signor quirinus dice che kilombo slow � stato votato dal collettivo. stranamente si dimentica di dire che la votazione non implicava l’esportazione di kilombo slow fuori da kilombo.org, n� tantomeno in facebook.

    facebook fu deciso da una, dico una persona, valerio pieroni, il peggior membro di kilombo che abbia mai visto, e non ne faccio una questione politica, perch� io parlo con tutti, e pure con lui c�ho provato, prima di capire che l unico modo di rapportarsi con lui � un modo fuori dal civile.

    pieroni ha scelto facebook, infatti � (o � stato) il fondatore di quel gruppo.
    noi abbiamo contestato questa deriva in cui non solo il gruppo su facebook era autogestito, ma praticamente aveva un ruolo addirittura superiore a quello della redazione, l unica eletta democraticamente dal collettivo.

    lorsignori si facevano pubblicit� attraverso facebook usando kilombo.

    ci sono arrivate minacce di denuncia e ringrazio la signora dacia valent, una persona di una violenza inaudita.

    questo � quanto.
    io sono schifato, disgustato da certa gente e da come hanno distrutto kilombo addirittura dando la colpa a noi che volevamo ristabilire la legalit�, e quel che tu, fondatore di kilombo, hai espresso qui.

    avrai conferme da tanti, da lady, ballini, samie, korvorosso.

    io per ora lo uso per fatti miei perch� finch� c’� certa gente non mi immischio piu’, se lo prendessero kilombo, lo usassero per scopi personali, ma si sono comportati esattamente come berlusconi e i suoi scagnozzi si stanno comportando nei confronti della democrazia. una roba infame.

    io dimostro la mia seriet� non essendo parte n� di kligg, n� tantomeno di leftlab, nonostante sia stato invitato, questo perch� in kilombo(prima dell’avvento di quirinus pieroni e eversori vari) non facessero il bello e il cattivo(soprattutto cattivo) tempo.

    spero che con la tua protesta si ricomponga un minimo di dignit� dentro questo aggregatore, di gente che dice di essere di sinistra e democratica, ma dentro di s� � solo che piduista.

  28. Ragazzi non consideratemi male, io mi sono iscritto a kilombo come pubblicista e non ho proprio in mente di diventare redattore. Ammiro chi ha voglia di adoperarsi in tal senso e gliene rendo atto. Una cosa però non mi piace e non condivido, il fatto di sentirsi imbrigliati in un regolamento che sembra avvolgere il progetto con il rischio di strozzarlo.
    Se mi permettete io avrei una proposta da fare e spero che qualcuno possa girarla a chi di dovere. Dal mio punto di vista ci sono 2 cose da migliorare e penso sia un pensiero comune.
    1. i redattori non devono fare volontariato.
    2. il sito ha bisogno di essere migliorato.

    La mia proposta al riguardo potrebbe sembrare brutale, ma la espongo così come mi è venuta in mente, senza timore di rendermi antipatico a qualcuno:

    – Primo, Kilombo inteso come collettivo crea un account adsense, poi senza stravolgere l’attuale sito si inseriscono 2 annunci. Al raggiungimento di una determinata somma si cercano 3 preventivi e si paga un restyling ad un professionista.

    – Secondo, nella nuova versione ci saranno ancora pubblicità, ma di due tipi: un gruppo di adsense andrà in un fondo comune per progetti futuri; un gruppo invece servirà a dare un rimborso spese alla futura redazione.

    Scusate la mia freddezza nell’esporre il mio piano di rilancio, però credo in Kilombo e penso che al suo interno ci siano già le basi per una realtà ancora più grande e alla nostra portata.

    Butred77

  29. Robertgum says:

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