Trasna

“Oggi venerdì 6 giugno 2025 alle 18.02, dopo quasi sei mesi, si chiude positivamente la crisi di u-blox Italia che, acquisita dal gruppo Trasna di Stephpane Fund diventa Trasna Cellular SpA.
L’azienda di Sgonico continuerà a svolgere la sua attività di progettazione di prodotti per le telecomunicazioni e per l’Internet delle cose (IoT) integrandola però con la gestione della produzione e, soprattutto, con la vendita dei propri prodotti, governando quindi la filiera completa del business.
Questo nuovo approccio offre una prospettiva di possibile crescita occupazionale nel medio periodo, crescita che potrà essere accelerata dal supporto delle istituzioni, in particolare quello della regione FVG che si è già dichiarata disponibile in questo senso.
Ora i 160 lavoratori rimasti guardano con ottimismo al proprio futuro lavorativo, esprimendo la volontà di dare un contributo determinante allo sviluppo di questa che per molti versi può essere considerata una nuova azienda.

Questo potrebbe essere il sintetico comunicato che racconta come finisce, positivamente, un possibile dramma iniziato con una mail ricevuta alle 7 del mattino mentre mi trovavo seduto sulla tazza. A volte la vita sa veramente essere ironica ed una notizia di merda ti arriva mentre sei al cesso. (qui tutta la storia)
Si concludono così per me 14 anni e sei mesi di lavoro per u-blox, dei quali, va detto, 13 anni e mezzo sono stati, lavorativamente parlando, probabilmente i migliori per il clima che si viveva on azienda.
L’ultimo anno vissuto anche come RSU insieme ad Alessandro e Dario. Un anno complesso partito con l’idea di introdurre un contratto di secondo livello tra lavoratrici e lavoratori ed azienda per poi finire a dover gestire un tentativo di liquidazione.
Quello che mi porterò dietro del periodo iniziale della messa in liquidazione sono senza dubbio le lacrime di alcuni colleghi, l’arroganza e supponenza di un liquidatore che fin dall’inizio si definì un esecutore (esattamente come un boia) ma anche la coesione delle lavoratrici e dei lavoratori con la determinazione nel voler andare avanti, e l’intento comune di noi RSU a trovare ogni possibile modo per opporsi ad un’assurda dismissione.
Siamo passati attraverso manifestazioni, tavoli istituzionali, negoziati con l’azienda attraverso il suo rappresentante assoldato per cancellarci nel modo meno oneroso possibile per “gli svizzeri”.
Poi è arrivato lo spiraglio che prima ha portato alla revoca della liquidazione ed infine ad oggi.
Il futuro, ovviamente, rimane complesso in un mondo “sbagliato” dove è ancora diffusa l’idea che le aziende sono i padroni e non chi ci lavora ma per noi di Trasna Cellular S.p.A c’è una possibilità di andare avanti.

Ma non dimentichiamo che qui, accanto a noi, ci sono ancora due aziende in serissima difficoltà: Adriatronics e Tirso. Alle loro lavoratrici ed ai loro lavoratori va incondizionatamente la nostra solidarietà.

image_print

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *