KILOMBO: Sconfitta su tutti i fronti

Il voto del collettivo sancisce definitivamente che il progetto originale di kilombo è morto. Sconfitto da un modo di pensare e di vivere la politica (ma non solo quella) ormai diffusi ed indotti dall’arrogante e presuntuosa invadenza del berlusconismo da una parte e dalla spasmodica e vigliacca ricerca del facile consenso del centrosinistra, dall’altra.

Kilombo ha un collettivo di 323 persone delle quali attive (hanno postato nell’ultimo mese) poco più di 200. Di queste un quarto hanno votato per le modifiche alla carta e per il rinnovo della redazione. Questa non è la conseguenza delle polemiche che ci son state, no questa è la rappresentazione del collettivo. Dove la stragrande maggioranza se ne strafrega del bene comune (kilombo) utilizzandolo esclusivamente per lo scopo più immediato e personale: la vetrina.

Non che sia negativo dare uno spazio alle idee di ognuno, mantenere uno strumento attraverso il quale ognuno può aumentare le visite sul proprio blog diffondendo il proprio pensiero, ma è incompleto. Che un bimbo cammini a gattoni o si esprima con un linguaggio elementare, è assolutamente normale, ma che rimanga in questo stato dopo anni è patologico. Così è per kilombo. Fotocopia scalata di un centrosinistra idiota (platonicamente parlando) che continua a stupirsi delle vittorie degli avversari, incapace di essere laico fino in fondo, incapace di costruire una proposta, un’alternativa politica originale ed indipendente da quella dell’avversario.

Ero sinceramente convinto (e con me lo era, ne sono certo, chi mi ha sostenuto) di poter smuovere kilombo dal suo vegetare, ma mi son sbagliato. Kilombo non vegeta, kilombo è semplicemente questo. Un insieme di persone (per non dire un’accozzaglia) nel quale solo una piccola, minoritaria, parte vorrebbe un kilombo diverso, non un megafono ma qualcosa di più. Un qualcosa di più che sia figlio di un progetto democratico. Questa parte esce sconfitta, non nei numeri del voto, a ben guardare l’idea rappresentata dai Pieroni a raccolto una quantità minore di voti, ma nei numeri della partecipazione. Pensare che un Pieroni restasse fuori dalla redazione non era nelle aspettative, dato il suo (e dei suoi confratelli) radicamento nella redazione, l’accesso agli strumenti di comunicazione (basti guardare alle ultime mail redazionali) e la capacità demagogica, ma ero fermamente convinto in un coinvolgimento più diffuso del collettivo.

Probabilmente aveva, ed ha, ragione, chi mi invitava ad agire in modo più fermo e determinato. A cacciare da kilombo chi se ne è appropriato illegittimamente come nel caso di kilombo.slow e che poi, con demagogia, propaganda ed il supporto di adepti scafati e esperti nel far questo tipo di politica, con un provvedimento “ad personam” in chiaro stile berlusconiano, ha messo a tacere quest’ipotesi. Si forse avevate ragione, anzi, senza forse. Purtroppo sono sempre convinto che la democrazia vada applicata fin quando è possibile. Ed ora è ancora possibile, esiste un collettivo amorfo, comatoso, ma esiste. E si esprime col suo silenzio. Bene, se questo è il verdetto, e lo è, non resta che prenderne atto.

Faccio gli auguri ai due redattori eletti con pieroni, ne hanno un gran bisogno visti i compagni di viaggio: pseudodemovcratici o, meglio, telecomandati sedicenti democratici, che nemmeno conoscono il significato di democrazia. E che, questo va loro riconosciuto, sono abili nello strumentalizzare l’indifferente massa che rappresenta il collettivo di kilombo oggi. Un collettivo che proprio da loro è stato ridotto alla metà di quello che era, avendo anche perso molte delle menti pensanti e che avrebbero potuto contribuire al cambiare kilombo. Hanno saputo isolare chi li criticava, inventandosi strumenti che poi hanno definito legittimi e democratici, per zittirli, per farli tacere. Per me questo è e resta fascismo.

Con questo voto, o meglio con questo non voto si è stabilito, anzi, ribadito un principio: purché io possa continuare ad usare la vetrina, questa può essere gestita da chiunque. E se la vetrina dovesse rompersi, pazienza, ce ne sono altre. E ci saranno sempre altre. E che questo sia il pensiero comune, lo dimostrano i commenti che si son visti nei blog, compreso nel mio, quando si è battagliato proprio contro questo modo di concepire kilombo nei quali si legge l’accusa che il tentativo di tenere fuori i fascisti da kilombo (giusto per chiamre in qualche modo queste polemmiche) ha l’unico scopo di aumentare le visite.

Queste accuse, anonime, peraltro, dimostrano proprio che chi vuol tenere in piedi questo kilombo ha esclusivamente questo scopo e che pur di vedersi legittimato da un contatore che scorre come quello dei consumi dell’acqua causati da un tubo rotto, è disposto a dire, sostenere e fare qualunque cosa. Compreso mistificare la realtà. Questo comportamento vi ricorda qualcuno? A me viene in mente berlusconi. Lui e la sua cultura fascista.

A me, comunista, questo sta grandemente sul cazzo, non dialetticamente ma fisicamente e mi sento, conseguentemente, nel dovere di combattere, e possibilmente distruggere questa cultura. Sfortunatamente (per me) continuo a restare democratico e invece di procedere a purgare kilombo, prendo atto di questa volontà.

Sono stanco, però, di supportare (e sopportare) qusto modo di essere di kilombo che, evidentemente, non è più di sinistra, cazzo di sinistra doveva essere!!!, ma che tollera, peraltro con manifesto fastidio, la presenza al suo interno della sinistra, tanto da procedere a modificare la carta in modo che questa sinistra sia ben limitata dai comunisti in poi.

Per questo penso sia giunto il momento di trovare nuovi percorsi di lotta, di alternativa a questo modo miope di sviluppare il dibattito politico dentro kilombo e dentro la sinistra.

Per un kilombo di sinistra, SINISTRA!

53 comments

  1. Offline says:

    Dal tono delle risposte vedo che le mie domande preoccupano l’amico anonimo.
    Torniamo quindi a reiterarle le domande:
    1)In redazione siede un fake tal di Lillith Zinfa rosa creata e ideata da Spartacus Quirinus e gestita da non si sa chi. Anche se è facile intuirlo.
    2)Le elezioni sono state brogliate, altrimenti la mail con il nome del vincitore come faceva ad essere spedita Sabato? Da parte del gruppo quello si antifascista.
    3)Brogliate come? Creando nuovi iscritti (alla Zinfa Rosa) e inserendone di reali da parte dei redattori golpisti. Esempio: Pieroni mette x iscritti e poi vota, cosa che ha sempre fatto, tanto in redazione ci sta Spartacus Quirinus, il Fake Zinfa Rosa e Pieroni.
    4)Quanti sono i WM? 2 o 4 (composto da 2 fantasmini)
    5)Il lodo Alfano per legittimare Kilombo su facebook fatto da Pieroni,Francesconi,Galante,Valent e i redattori fake con conseguente stupro della carta.
    Nuovo punto:
    6)Uno dei 4 webmaster aveva un blog creato ad hoc a maggio 2008 e chiuso a marzo 2009. La sua storia è simile a quella di Zinfa Rosa ammesso a Settembre e divenuto WM dai redattori golpisti dopo la pulizia degli oppositori con l’operazione Sandalo.

    E ripetiamo la modesta considerazione sul 9bis, che penso tu non abbia voglia di commentare ma non serve che lo faccia.

    Giuseppe ha ragione quando dice sfilare il dominio. Infatti il 9bis non è solo il lodo Alfano per sanare ma anche per sottrarre.
    “Al fine di promuovere e diffondere il più possibile le finalità e lo spirito che animano la Comunità kilombista (premessa balla), il Comitato Editoriale è autorizzato ad aprire spazi, pagine e/o forum presso altri social-network o community.”

    Cioè possono anche fare un Kilombo 2 senza chiedere autorizzazioni al collettivo. NON CI SONO LIMITI.
    Non solo la pagliacciata del rinnovo del C.E. nessuno si presenterà o presenteranno e lascieranno gli amici e i fake nel C.E.
    Zinfa Rosa : Spartacus = Weblogin:Tisbe
    Per cui non cambia niente.

  2. anonimo says:

    http://redazionekilombo.ning.com/ ?
    jaco ma non è fuori da kilombo.org ? com’era quella faccenda di kilombo slow su facebook ?

    non è Kilombo Slow ma è sempre fuori da kilombo! quindi non dite fesserie! anche il gruppo su facebook era stato aperto per riprendere un progetto fermo ma voi vi siete opposti perchè era fuori da kilombo.org. quindi è la dimostrazione di come le regole per voi non valgono. non sapete proprio cosa sia la democrazia e l’onestà!

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