Addio Vik

Ho un dolore immenso che cerco di cacciare via ma che violentemente riemerge ogni volta che leggo il suo nome, che vedo una sua foto od una foto che viene da Gaza.

Ed ogni volta mi sento così vuoto, con una grandissima voglia di vomitare.

Chi sono i porci bastardi che l’hanno ucciso? Non si può credere a quella stronzata degli estremisti. Per una serie di ragioni che non ho voglia di spiegare, se fossero stati degli estremisti lo avrebbero decapitato. Sembra sia stato soffocato con un sacchetto di plastica. Se fosse così, per un’altra serie di ragioni che non ho voglia di spiegare, non ci sarebbero dubbi, sarebbe opera di assassini di stato, di una di quelle porcate che per sollevarci da ogni senso di colpa, chiamiamo ipocritamente “servizi segreti”.

Di quale paese? Poco importa, sempre di feccia stiamo parlando. Ma volendo andare un po’ più a fondo, basta scorrere il blog di Vik e lo si capisce subito: Ha-Mossad le-Modi’in ule-Tafkidim Meyuchadim. L’ Istituto per l’intelligence e servizi speciali, al secolo, Mossad.

E con una serie infinita di complici ipocriti: il governo Italiano, che ora lo piange e che ha sostenuto il blocco delle flottiglie umanitarie verso Gaza. Gli USA, che per bocca di Obama lo piangono oggi per continuare domani a sostenere i macellai di Gaza. E molti, molti altri ancora.

E allora non chiediamo giustizia per Vik, non ci sarà. Anzi, presto scomparirà dietro qualche bunga bunga del cazzo anche la sua memoria. La memoria del suo tentativo, soffocato da un sacchetto di plastica, di farci restare almeno un po’ umani.

Addio Vik, avrai giustizia da chi ti ha amato e ti amerà ricordandoti come martire.