Salviamo Vittorio Arrigoni, kilombo sia la sua voce.

Ci sono situazioni, come ora a Gaza, in cui sarebbe necessario ritrovare un minimo di unit�, almeno nella sinistra. Ma so che sono parole al vento, dato che della parola “sinistra” se ne sono appropriati tutti. Ma c’� un aspetto umano dal quale non si pu� prescindere, quello della solidariet� nei confronti di opera nelle pi� assurde condizioni per aiutare gli indifesi ed invisibili sub-umani vittime della violenza ipocrita dei molto pi� forti. Queste persone ci aiutano anche, come nel caso di Vittorio, a conoscere, a rendere un po’ meno invisibili questi bambini, queste donne, questi anziani, questi esseri umani.
La possibilit� di conoscere ora � messa profondamente a rischio, la sua stessa vita � messa gravemente a rischio e c’� una sola cosa che potrebbe salvarlo da coloro che gli danno la caccia: la visibilit�.
Ed allora utilizziamo kilombo per questo.
Io chiedo col cuore in mano al collettivo attraverso la redazione di kilombo di trasformare una parte del nostro villaggio nella bacheca delle cronache di guerra da Gaza di Vittorio Arrigoni.
E chiedo che questo avvenga nel minor tempo possibile, prima che sia troppo tardi. Senza tante discussioni, sia la redazione a farsene carico.

Salviamo Vittorio Arrigoni.